Rebranding vs. Restyling: Quando, Perche’ e Come Rivoluzionare l’Identità di un Brand

 

                                                                Pubblicato da Enca Polidoro

Sentiamo spesso parlare di rebranding e di restyling, a volte utilizzati in maniera poco chiara, in realtà questi due termini indicano due strategie di marketing ben diverse, utili ad aggiornare o reinventare l'immagine propria dell’azienda che attraversa una fase evolutiva e di rinnovamento del proprio percorso. Comprendere le differenze tra queste due pratiche è fondamentale per sapere quando e come applicarle ma anche per cogliere i motivi che spingono un’azienda a ricorrere a queste strategie.

“Rebranding: Quando e Perché” 

Il rebranding viene applicato quando un’azienda ha bisogno di trasformarsi radicalmente per rispondere a evoluzioni di mercato, a nuove strategie commerciali o per superare una crisi di immagine. Ad esempio un'azienda che ha visto un declino nelle vendite a causa di un'immagine percepita come datata potrebbe optare per un rebranding per riconquistare il mercato e attrarre nuovi segmenti di clientela.

Il rebranding quindi è un processo ampio e profondo che va oltre il semplice aspetto estetico. E’ una vera e propria revisione dell'identità dell'azienda o di un settore specifico della stessa. Si tratta quindi di ridefinire i valori aziendali e la sua visione a lungo termine. E’ un processo di valutazione molto lungo e accurato che deve tener conto anche dei cambiamenti nella strategia comunicativa. I toni ed i messaggi che l’azienda vuole trasmettere devono servire proprio a rendere chiaro questo cambiamento al nuovo target o al mercato di riferimento includendo in questo processo anche una nuova identità visiva attraverso un logo ed un design aggiornati. Questi ultimi, in questo caso specifico, sono solo una parte di un più ampio progetto di rinnovamento. Crisi di immagine, volontà di affrontare nuove sfide competitive possono richiedere una trasformazione a 360 gradi.

Parole Chiave:

• Missione e Visione

• Posizionamento di Mercato.

• Comunicazione

• Logo e Identità Visiva

"Restyling: la strategia per rinnovare l'immagine di un brand senza perdere la sua identità"

Il restyling è generalmente applicato quando l’azienda vuole rinfrescare la propria immagine senza alterare la percezione dei valori fondamentali e della storia del marchio o di un prodotto specifico. È una scelta ideale per mantenere la rilevanza nel tempo senza stravolgere completamente la brand identity.

Il restyling, quindi, si concentra principalmente sull’elemento visivo dell’azienda (o di un prodotto). Si tratta di aggiornamenti estetici che mirano a rendere il marchio più moderno e in linea con le tendenze attuali, mantenendo intatto il nucleo dell'identità aziendale. Le modifiche apportate possono includere l’adozione di nuovi standard grafici, dei semplici ritocchi attraverso la modernizzazione dei colori e delle forme e attraverso tutti quegli strumenti che rientrano nel cosiddetto “materiale promozionale”. Si cercano nuove tendenze estetiche senza modificare storia e identità consolidate per attrarre nuove fasce di consumatori senza allontanare quelli storici.

Parole Chiave:

• Aggiornamento del Logo

• Materiale Promozionale

• Comunicazione Visiva

Esempio nel Settore Vitivinicolo

Come accennato le strategie a cui ricorrere sono due. Proviamo ad analizzare l’esempio di una cantina immaginaria per analizzare brevemente gli scenari che si propongono.

"Immaginiamo un’azienda vitivinicola con una lunga tradizione, una buona presenza nel territorio ma con un’immagine che ormai trasmette un pesante senso di "passato" che non riesce più a coinvolgere consumatori giovani e, perché no, internazionali".

Strategia 1 Restyling: Comunicazione Visiva

Per mantenere la continuità con la sua storia la cantina decide di intervenire con un restyling. Viene aggiornato il logo: le forme tradizionali vengono rese più moderne e dinamiche, pur mantenendo alcuni elementi iconici come ad esempio un vigneto stilizzato. Il packaging delle bottiglie subisce una rivisitazione grafica con colori più vivaci e un design minimalista, in linea con le tendenze del mercato globale. L'obiettivo è quello di attrarre una clientela più giovane, senza però abbandonare i clienti storici che riconoscono e apprezzano la tradizione della cantina.

Strategia 2 Rebranding: Missione e Visione

In un’altra ipotetica situazione, la stessa azienda potrebbe decidere di affrontare un rebranding completo se, ad esempio, decidesse di rinnovare la propria missione per posizionarsi sul mercato del vino biologico e sostenibile. Oltre all’aggiornamento del logo e del packaging, la cantina ridefinisce così la propria filosofia, comunicando un impegno verso la sostenibilità ambientale, l'agricoltura biologica e il supporto alle comunità locali. La nuova strategia di comunicazione includerebbe campagne di marketing mirate a educare il consumatore sui benefici del biologico, nuove collaborazioni con chef e influencer, e persino un rinnovamento del sito web per riflettere questi nuovi valori. In questo caso, il rebranding rappresenta una trasformazione complessiva che va ben oltre l'aspetto estetico, interessando la cultura aziendale e il posizionamento di mercato.

Conclusioni

In sintesi, mentre il restyling si concentra sul rinnovamento dell'aspetto visivo per mantenere la rilevanza e modernizzare la comunicazione, il rebranding rappresenta una vera e propria rivoluzione dell'identità aziendale, interessando missione, valori e posizionamento sul mercato. Nel settore vitivinicolo, come nel caso della nostra Cantina, la scelta tra restyling e rebranding dipende dall'obiettivo strategico: aggiornare l'immagine senza stravolgere le radici storiche, oppure reinventarsi per affrontare nuove sfide e opportunità. Entrambi gli approcci, se ben eseguiti, possono portare a un significativo rinnovamento e a una maggiore competitività sui mercati di interesse.

                          Disclaimer: Alcune immagini utilizzate in questo articolo sono state generate da un'intelligenza artificiale.